Milano ricorda i suoi caduti

 

Durante gli anni 1943-44, è noto che Milano subì un elevato numero di incursioni aeree ad opera di inglesi ed americani, che causarono migliaia di vittime civili.

Conseguenza non trascurabile di tali bombardamenti, tra i quali quello della scuola di Gorla, fu quella dello smaltimento delle macerie dei palazzi distrutti, che portò gli amministratori locali dell'epoca alla decisione di creare due collinette artificiali in zone opposte della città: ad est venne eretta la montagnetta del Parco Lambro, ad ovest quella di San Siro.

Testimonianze dell'epoca hanno confermato che in quei luoghi non venivano smaltite solo parti di edifici vuoti, ma anche di stabili dove i residenti non erano riusciti a mettersi in salvo e dei quali non vennero mai recuperati i corpi, considerati quindi dispersi.

Da cio è deducibile che sotto quegli enormi cumuli di macerie vi sia la presenza anche di resti umani. 

Entrambe le collinette con il passare degli anni vennero ricoperte di vegetazione, furono piantati alberi e su quella di San Siro il Comune installò anche attrezzature sportive.

La popolazione milanese ha sempre frequentato quei posti con il dovuto rispetto e senso civico, anche se i cittadini che si ricordavano le origini di quelle realtà con il passare degli anni erano in numero sempre minore.

 

 

Negli ultimi tempi però la situazione è cambiata, soprattutto per la montagnetta di San Siro: la presenza di cittadini di origine straniera, ha portato il luogo ad un livello di degrado ormai inaccettabile: ogni fine settimana sono migliaia le persone che bivaccano sui prati dove scorrono fiumi di birra (e forse non solo quella...).

Un grave danno alla vegetazione è stato causato dalle edizioni estive degli incontri dei partiti politici che si sono svolti negli scorsi anni, a causa dei quali il comune ha quantificato un danno ambientale per circa 120 mila euro.

 

 

A seguito di tutto quanto sopra descritto, siamo partiti con il progetto di richiedere al Comune di Milano il riconoscimento di tali montagnette quali Sacrari Naturali ai quali portare il dovuto rispetto.

L'Amministrazione cittadina si è subito attivata per accogliere la nostra proposta, e nello specifico i Consigli di Circoscrizione delle Zone 3 e 8, ove si trovano le due piccole collinette, hanno deliberato all'unanimità di realizzare i due Sacrari.

Siamo in grado di illustrarvi quanto deciso dal Consiglio di Zona 3 riguardo alla montagnetta del Parco Lambro:

il riconoscimento consiste nella posa di una targa alla sommità dell'altura recante la dicitura

 

 

e di un cippo in marmo alla base della collinetta con incisa la stessa citazione

 

 

La guerra è la lezione della storia che i popoli non ricordano mai abbastanza - Carlo Del Croix

 

 

La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo sabato 25 marzo 2006 alle ore 10 presso l'ingresso del Parco Lambro in via Carnia.

 

Nell'occasione sono stati consegnati degli attestati di benemerenza a cittadini ed associazioni meritevoli di tenere vivo il ricordo delle vittime civili nella nostra città; di seguito l'elenco:

 

Alla memoria:

- Boerchio Serena

- Lecchi Carlo

- Mussi Alfredo

- Porro Don Carlo

- Rossi Nino

- Smidili Giovanni

 

Associazioni:

- ACLI Lambrate

- ANPI sezione Venezia

- Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra

- Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra

- Associazione Villa San Giovanni

- Associazione Sportiva Crespi Morbio

- Comitato Piccoli Martiri

- FIAP

- FVL

- Fondazione Don Gnocchi

- Gorla Domani

- Lega Ambiente Crescenzago

- Martinitt

- Museo della Pace Piccoli Martiri di Gorla

- Coro Ensemble

- Donn de Milan

- Centro Roberto Ronchi

 

Cittadini:

- Alberti Lisetta

- Annovazzi Francesca

- Banfi Gianni

- Betti Vittorio

- Bocceda Guido

- Bracalini Romano

- Fregno Alessandro

- Ghisalberti Graziella

- Merli Claudio

- Novara Giancarlo

- Pogliano Maurizio

- Pellegrini Gigi

- Piantanida Mitti

- Pisanò Paolo

- Polver Franco

- Rastelli Achille

- Rossi Pietro

- Savoia Armando

- Siegel Leo

- Varesi Franco

- Zeni Alarico

 

Titolari di Ruoli Istituzionali:

- Fede Pellone Alessandro - Presidente Consiglio di Zona 8

- Consolini Claudio - Presidente Commissione Affari Istituzionali Consiglio di Zona 8

- Ranzini Costante - Consigliere Zona 8

 

 

Richiamando l'inizio di questa pagina, dove raccontiamo la nascita di due piccole collinette artificiali create con le macerie degli edifici distrutti, vi proponiamo un video tratto da Youtube con un brano che parla dell'argomento.

Scritto da Nino Rossi, è stato poi interpretato da numerosi cantanti milanesi, eccovi la versione ufficiale cantata dall'autore, ovviamente in dialetto milanese:

 

guarda su Youtube

Se non riuscite a vedere il filmato all'interno della finestra nella pagina, cliccando sul collegamento potrete visualizzarlo direttamente a schermo intero.

 

Dialetto Milanese

Italiano

Montagna de San Sir

Montagna di San Siro

Pussee che on mont a l'è on monton de terra
che la natura in verd la quattarà:
inscì sarann sconduu i oror de guerra
e tra on quai ann nissun ricordarà
che quell che ciamom 'na montagna, ormai,
l'è fada de maceri e catanaj:
di noster catanaj, di nost casett,
che anca a tocchei sortissen el sò efett...

'Me te seet bella in controlus stasera!
Te guardi e te me paret vera!
Te seet costada lacrim e sospir,
tomba di noster cà,
montagna de San Sir!

Per mett insemma tutta 'sta montagna
gh'emm 'vuu bisogn de Ingles e American:
lor gh'hann miss tanti bomb e la vergogna;
numm sporch de sangh i tocch del nost Milan.
La guerra l'è finida, tucc amis!
Desmenteghemm tusscoss, vivemm in pas!
Ma se, combinazzion, ghe passi arent,
la mia casetta la me torna in ment...

'Me te seet bella in controlus stasera!
Te guardi e te me paret vera!
Te seet costada lacrim e sospir,
tomba di noster cà,
montagna de San Sir!

Più che un monte è un mucchio di terra
che la natura in verde coprirà:
così saranno nascosti gli orrori della guerra
e fra qualche anno nessuno ricorderà
che quella che chiamano una montagna, ormai,
è fatta di macerie e rottami:
dei nostri rottami, delle nostre casette,
che anche a pezzi suscitano il loro effetto...

Come sei bella in controluce questa sera!
Ti guardo e mi sembri vera!
Sei costata lacrime e sospiri,
tomba delle nostre case,
montagna di San Siro!

Per mettere insieme tutta questa montagna
abbiamo avuto bisogno di Inglesi e Americani:
loro hanno messo tante bombe e la vergogna;
noi, sporchi di sangue, i pezzi della nostra Milano.
La guerra è finita, tutti amici!
Dimentichiamo tutto, viviamo in pace!
Ma se, per combinazione, passo vicino,
la mia casetta mi torna in mente...

Come sei bella in controluce stasera!
Ti guardo e mi sembri vera!
Sei costata lacrime e sospiri,
tomba delle nostre case,
montagna di San Siro!

 

continua